giovedì 27 settembre 2007

Partito Democratico: cinque (+3) cose da fare subito

Il Circolo “Franco Venturi” di Avigliano fa proprie le considerazione di Mario Pirani contenute nell’articolo pubblicato su la Repubblica di giovedì 20 settembre 2007 (“Partito democratico, cinque cose da fare subito”), in particolare in ordine al “macchinario selettivo barocco e antidemocratico” del sistema elettorale, il cui “funzionamento è difficilmente comprensibile, di nessuna attrattiva, dissuasivo nei confronti di ogni desiderio di partecipazione”.
“Lo spezzatino delle liste per circoscrizione, (…) la designazione delle candidature ad opera di piccoli gruppi di vertice addetti alla bisogna, il rifiuto di permettere le preferenze, così da controllare e gestire rigidamente l’ordine di ogni lista dei designati (ricalcando l’aborrita – a parole – legge elettorale vigente): questi gli aspetti salienti del marchingegno messo in piedi”.

Pur esprimendo la propria insoddisfazione per il modo con cui si sta costruendo il Partito Democratico, il Circolo “F. Venturi” si augura che il futuro segretario del P.D. (chiunque esso sia) sappia sottrarsi ai pesanti condizionamenti della “casta” e dia agli elettori del centro-sinistra “segni concreti di cambiamento”, sulla falsariga delle cinque cose da fare subito indicate da Pirani:

Punto primo
Un governo snello ed efficiente, di 15 ministri, di cui 7 o 8 donne, e 45 sottosegretari, non di più.

Punto secondo
Un taglio drastico dei privilegi e degli stipendi del pletorico ceto che vive sulla politica: più di mille parlamentari, decine di migliaia di consiglieri regionali, comunali, provinciali, delle comunità montane e quant’altro.

Punto terzo
Un disboscamento delle migliaia e migliaia di società a partecipazione pubblica, degli assessorati inutili, delle sovvenzioni clientelari.

Punto quarto
La fine della lottizzazione delle cariche negli enti pubblici, nelle ASL, nei ministeri.

Punto quinto
L’estromissione dei partiti dalla RAI.


Con riferimento al Comune di Avigliano, si chiede che il P.D. nasca a livello locale in maniera democratica e partecipata senza ricalcare il “porcellum” di Calderoli e si faccia promotore, a livello politico e istituzionale di:

1) Approvazione definitiva del nuovo Statuto comunale entro il primo semestre del 2008;

2) Previsione nelle norme statutarie di un numero massimo di quattro assessori, con la presenza di entrambi i sessi;

3) Previsione nello Statuto delle “primarie” come scelta dei candidati alle lezioni comunali e definizione delle relative procedure.

Nessun commento: